Da il 15 di ottobre l’oggetto, di origine artificiale, orbiterà intorno al nostro pianeta per una durata di circa sei mesi,
Un oggetto artificiale si sta avvicinando alla Terra e sarà temporaneamente catturato dalla gravità del nostro pianeta. A renderlo noto è un team di gli astronomi della NASA, in una ricerca pubblicata sul sito web ScienceAlert. Designata con il nome di SO 2020, la mini luna ha un diametro medio compreso tra i 6 e i 14 metri. I telescopi non sono stati finora in grado di stabilire che tipo di forma caratterizzi l’oggetto, ma per Paul Chodas, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, si tratta dei resti di un razzo Atlas LV-3C Centaur D, decollato nel mese di settembre del 1966 per portare la sonda Surveyor 2 sulla Luna.
Durante la missione (fallita) gli esperti non riuscirono a riportare i due razzi vettori verso l’atmosfera, che li avrebbe disintegrati, trasformandoli in spazzatura spaziale. Una delle ragioni della congettura di Chodas è che le caratteristiche del corpo, appena visibile, non corrispondono a quelle di un satellite naturale, per la sua velocità, molto ridotta, e l’orbita decisamente eccentrica. Secondo le previsioni il primo dicembre del 2020 l’oggetto passerà a una distanza di 50.000 chilometri dalla Terra, per poi allontanarsi e avvicinarsi di nuovo all’inizio di febbraio 2021, ma senza entrare in atmosfera. Intanto gli scienziati di tutto il mondo sono in attesa che l’oggetto si avvicini ulteriormente per eseguire la spettroscopia e comprenderne, di conseguenza, la composizione.
