Non è chiara l’origine del fenomeno.
Destano sorpresa e curiosità le potenti emissioni di raggi X rilevate dall’osservatorio orbitale Chandra da Plutone. Il fenomeno, osservato anche su altri corpi celesti, rappresenta il risultato dell’interazione tra i venti solari e i pianeti. Ma con una distanza dal Sole di 4.500 milioni di chilometri, e dunque una bassa interazione con i venti solari, il pianeta nano non dovrebbe produrre tali emissioni. Insomma un vero e proprio mistero che rimarrà tale per molti anni, fino a quando una nuova missione non raggiungerà la parte più esterna del Sistema Solare ripercorrendo il tragitto della sonda New Horizons.
Sviluppata dalla NASA, appositamente per l’esplorazione di Plutone e del suo satellite Caronte, New Horizons ha visitato il pianeta nano nel suo periodo ”estivo”. La sonda identificò la debole atmosfera di Plutone, composta principalmente da gas azoto, metano e anidride carbonica.