Secondo una nuova ricerca gli oggetti vaganti potrebbero essere molto più numerosi.
I pianeti vaganti potrebbero essere molto più numerosi del previsto nella nostra galassia. A renderlo noto è Samson Johnson, esperto dell’Università Statale dell’Ohio di Columbus. Con il termine ”pianeti vaganti”, o anche ”pianeti canaglia”, si indicano i corpi celesti che fluttuano nello spazio senza alcun legame gravitazionale con una stella o un altro oggetto di dimensioni maggiori. Individuare i pianeti ”canaglia” è particolarmente difficile, per i mezzi di oggi. I metodi attualmente a disposizione degli esperti, prevedono, infatti, l’analisi dell’occultamento che i corpi celesti effettuano sulla stella di riferimento. In sostanza, senza una stella di riferimento, risulta impossibile scoprire un pianeta.
Attraverso il nuovo telescopio spaziale Roman, lanciato nei prossimi anni dalla NASA, potremmo essere in grado di individuare questi strani oggetti attraverso la lente gravitazionale, ovvero la deformazione gravitazionale della luce di fondo. Sarà sufficiente l’allineamento del pianeta “canaglia”, rispetto alla nostra posizione, anche con una stella lontanissima per individuare questi lontanissimi oggetti; un fenomeno conosciuto come “lente d’ingrandimento”. Ma come nascono i pianeti canaglia? Si tratta di corpi celesti che si producono in processi molto violenti, durante i quali avvengono numerosi impatti. Questi scontri possono spingere un pianeta oltre l’orbita e al di fuori del sistema stellare. A questo punto il pianeta si trova a vagare nello spazio per l’eternità, tranne nel caso in cui venga in un altro sistema stellare.