Il Fire Information System for Resource Management della NASA fornisce informazioni quasi in tempo reale, entro tre ore dall’osservazione satellitare.
Non solo la California: gli incendi stanno interessando vaste aree del pianeta. A rivelarlo è il Fire Information System for Resource Management (FIRMS) della NASA, il sistema informativo americano. Un numero considerevole di incendi attivi sta interessando l’Amazzonia, ma anche l’Africa meridionale. Le informazioni, pubblicate e riprodotte quasi in tempo reale grazie all’osservazione satellitare, mostrano una situazione molto grave, che colpisce praticamente tutto il pianeta. Secondo le immagini satellitari dell’Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (INPE) sono 9.507 i nuovi incendi boschivi nel paese sudamericano dal 20 agosto, soprattutto nel bacino amazzonico.
Quello degli incendi è un fenomeno comune e naturale nella stagione secca, anche se in molti casi i roghi vengono anche appiccati deliberatamente dagli agricoltori che disboscano illegalmente i terreni per ricavare spazi per l’allevamento del bestiame. Solo nei primi otto mesi dell’anno sono stati 72.843 gli incendi registrati, in aumento dell’83% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; il dato più alto dal 2010, come confermato dall’agenzia Reuters. Nella regione equatoriale dell’Africa, e principalmente nell’area meridionale del continente, la mappa mostra un colore rosso intenso diffuso in larga parte delle regioni interni. Anche in questo caso la stagione secca, l’agricoltura e il pascolo spingono ad una crescita dei roghi. A tutto ciò si aggiungono le restrizioni e le chiusure dovute alla pandemia di coronavirus che hanno costretto molte popolazioni rurali africane a ricorrere all’incendio e all’abbattimento di alberi per la produzione di raccolti e la vendita di legname.