Tanystropheus: risolto il mistero del rettile con il collo lunghissimo

L’animale popolava il nostro pianeta 230 milioni di anni fa.

Un genere di rettile davvero curioso popolava il nostro pianeta milioni di anni fa. Si tratta del Tanystropheus, un animale vissuto durante il periodo del triassico e che presentava una caratteristica davvero unica: un collo molto lungo, pari a circa tre metri negli esemplari adulti; in grado di superare la lunghezza totale del corpo, compresa la coda. Il collo, inoltre, era molto rigido, come appare nelle ricostruzioni degli esperti realizzate grazie ad una serie di fossili scoperti in Europa e in Asia, risalenti a oltre 230 milioni di anni fa. Un solo elemento ha destato i dubbi degli esperti, da quando i primi resti del rettile sono stati scoperti a fine Ottocento. Se inizialmente gli studiosi pensavano si trattasse di uno pterosauro volante, gli studi successivi hanno dimostrato come la morfologia del corpo non fosse per niente adeguata al volo. Insomma i grossi animali vivevano sulla terra o nell’acqua?

Tanystropheus: risolto il mistero del rettile con il collo lunghissimo


Una nuova ricerca, pubblicata su Current Biology, probabilmente ha decretato la fine del mistero. Attraverso una serie di dettagliate scansioni tomografiche dei fossili di crani, gli studiosi sono giunti alla conclusione che questi antichi rettili vivevano in acqua. Alcuni particolari morfologici e le caratteristiche del collo, infatti, non hanno alcuna utilità per una vita sulla terraferma. Il collo da record risultava anche molto resistente grazie al rinforzo garantito dalle costole cervicali. Alla luce dei dati, inoltre, è emerso come i Tanystropheus, fossero divisi in due specie: una più grande e un’altra più piccola, che convivevano senza competizione perché abituati ad alimentarsi di cibi differenti.