Uno studio su Cell Discovery mostra l’efficacia dei composti a base di alghe.
Secondo un test sull’efficacia antivirale contro il nuovo coronavirus, un estratto di alghe commestibili, è maggiormente indicato nella cura all’infezione da COVID-19 rispetto al farmaco Remdesivir, l’antivirale usato per la cura della patologia. A renderlo noto è una ricerca pubblicata su Cell Discovery e condotta dagli studiosi del Center for Biotechnology and Interdisciplinary Studies (CBIS) presso il Rensselear Polytechnic Institute. Nell’ambito della ricerca, gli studiosi hanno indagato su una serie di nuovi approcci per far fronte al’infezione da COVID-19. “L’eparina – dichiara Jonathan Dordick, professore di Ingegneria chimica e biologia al Rensselaer Polytechnic Institute – si può definire un fluidificante del sangue; una sua variante è stata usato per combattere le infezioni da SARS-CoV-2. Sappiamo che il virus si lega al recettore ACE-2 trasferendo il suo materiale genetico, replicarsi ed infine infettare il corpo”. Secondo lo studioso, inoltre, uno dei possibili approcci può prevedere l’utilizzo di una “molecola esca” in grado di legarsi e eliminare il coronavirus. “Stiamo ancora indagando su come eliminare le infezioni virali – aggiunge l’esperto – ma ad ora non possediamo ancora antivirali ad ampio spettro. Per proteggerci dalle future infezioni pandemiche, dovremmo applicare un insieme di tecniche in grado di adattarsi ai virus che nel tempo si presentano”.
Gli esperti hanno analizzato l’attività antivirale del farmaco a base di eparina, l’eparina trisolfata, l’eparina a basso peso molecolare non anticoagulante e due fucoidani (RPI-27 e RPI-28) prodotti dalle alghe. Sulla base dei risultati, gli esperti hanno annunciato come i composti derivati dalle alghe risultino più efficaci per combattere il coronavirus e particolarmente adatti a sviluppare spray nasali. “Le conoscenze sul COVID-19 – dichiara Robert Linhardt, professore e autore di Dordick – ci indicano come l’infezione entra nel corpo spesso per via nasale ed uno spray a potrebbe bloccare il virus prima che entri nel corpo”.