Nuovo caso di peste bubbonica nel paese asiatico. Imposte nuove misure nella regione occidentale.
Non si ferma l’allerta in Mongolia per la peste. Le autorità distrettuali di Uliastai, in provincia di Zavkhan hanno dichiarato domenica una quarantena indefinita per la peste nera o bubbonica, dopo aver identificato un caso sospetto tra alcuni residenti locali. Un uomo di 39 anni è stato ricoverato all’ospedale locale con sintomi di infezione: febbre alta, dolore muscolare e mal di testa. Circa una settimana fa l’infetto e la sua famiglia avevano consumato carne di marmotta, animale portatore del batterio Yersinia pestis che causa la malattia. A partire dal 25 luglio, è vietato l’ingresso e l’uscita di Ulistai, dove le autorità raccomandano ai cittadini di seguire il regime di quarantena, di non riunirsi in grandi gruppi e di non mangiare carne di marmotta. Nove persone che hanno avuto contatti con l’uomo infetto hanno ricevuto l’ordine di isolarsi nelle loro case per prevenire la possibile diffusione dell’infezione.
Il 14 luglio scorso nel paese asiatico venne registrata una morte per peste bubbonica. A perdere la vita fu un ragazzo di 15 anni, abitante nel sud-ovest del paese. Pochi giorni prima di morire, l’adolescente aveva consumato un piatto di carne di marmotta in compagnia di amici. Secondo fonti locali, diversi casi di peste bubbonica sono stati confermati anche tra i pastori nella città di Bayannur, nella Mongolia interna, in territorio cinese.