Lo tsunami, in epoca preistorica, staccò la Gran Bretagna dal continente europeo.
Un gigantesco tsunami separò il Regno Unito dal resto dell’Europa. Un evento colossale, anche noto come tsunami di Storegga, separò la massa terrestre britannica dal resto del vecchio continente. A comprovare la teoria, già largamente accettata in ambito scientifico, è una ricerca pubblicata sulla rivista Journal Geosciences e realizzata da un team internazionale di studiosi dell’Università di Warwick, Galles, St. Trinity David, St. Andrews, Cork, Aberystwyth, Tartu, e lo Smithsonian National Museum of Natural History. La ricerca si basa sull’antico DNA sedimentario presente nei depositi nel Mare del Nord meridionale, una zona che, in passato, non era stata precedentemente collegata all’onda di tsunami avvenuta 8.150 anni fa, nel periodo medio Olocene.
“La massa biogenetica – dichiara Robin Allabydella della School of Science presso l’Universita’ di Warwick – ci ha consentito di studiare il cambiamento della biomassa legnosa degli alberi in seguito agli eventi atmosferici”. La ricerca rappresenta un nuovo traguardo, perché basata su nuovi modi di autenticare il DNA sedimentario, identificato nonostante il trascorrere del tempo. Alla luce della ricerca gli esperti sono giunti alla conclusione che il DNA non ha subito spostamenti significativi. “L’esplorazione di Doggerland, il paesaggio perduto sotto il Mare del Nord, è una delle ultime grandi sfide archeologiche in Europa – spiega Vince Gaffney della School of Archaeological and Forensic Sciences presso l’Universita’ di Bradford – è in grado di riportare alla luce questi eventi storici e far luce su uno dei più grandi disastri naturali della preistoria”.