La piccola isola, di origine vulcanica, sta aumentando la sua attività.
Continua a crescere l’isola vulcanica di Nishinoshima, in Giappone, sull’Oceano Pacifico. La piccola formazione è osservata dai satelliti della NASA che dal 19 giugno al 3 luglio hanno rivelato un ”rigonfiamento” di circa 150 metri. Il fenomeno coincide con un’eruzione iniziata a maggio e che continua ad essere accompagnata da forti emissioni di anidride solforosa ed espulsioni da bombe vulcaniche. Collocata a circa mille chilometri da Tokyo, l’isola ha conosciuto le prime eruzioni conosciute, nella storia recente, negli anni settanta. A partire dal 4 luglio, la fumarola di gas e ceneri aveva raggiunto un’altezza di 8.300 metri, il livello più alto da quando il cratere stesso si è innalzato sopra la linea di galleggiamento nel 2013. Nello stesso anno, l’isola ha vissuto la sua prima fase di accrescimento, fino a quanto non ha raggiunto superato di ben 12 volte le dimensioni originali, in parte a causa dei flussi di lava espulsi dal vulcano.
Varie immagini satellitari mostrano, ora, una fonte di calore al centro dell’eruzione, particolarmente visibile con i raggi infrarossi, mentre il pennacchio di cenere soffiato verso nord si è alzato di diverse migliaia di metri. Questi dati fotografici hanno permesso agli scienziati della NASA di creare un’immagine combinata di ciò che viene osservato con l’infrarosso e lo spettro visibile.