I venti stanno spingendo ingenti quantità di cenere su Guayaquil, città pesantemente colpita dal coronavirus.
L’eruzione del vulcano Sangay, nella regione amazzonica dell’Ecuador, ha ricoperto diverse città di cenere, aggravando la già preoccupante situazione che la nazione sudamericana vive a causa del coronavirus. Considerato come un vulcano di pericolosità limitata, il Sangay ha registrato eruzioni moderate con impatti limitati sui centri abitati, a causa della sua posizione remota. Un recente e repentino cambiamento della direzione dei venti ha, però, spinto ingenti quantità di cenere verso la costa e Guayaquil, la città maggiormente colpita dalla pandemia. Secondo l’Istituto geofisico dell’Ecuador, nuove piccole eruzioni provocheranno ulteriori disagi per l’intera provincia nei prossimi giorni. Intanto l’aeroporto ha bloccato i voli per consentire agli addetti di ripulire la pista mentre le autorità hanno iniziato a rimuovere le ceneri dalle strade per evitare possibili problemi respiratori alla popolazione.
“Ora dobbiamo usare la maschera non solo per il coronavirus ma anche per la cenere del vulcano – lamentano gli abitanti di Guayaquil. Il sistema sanitario della città, una della maggiori del paese, è stato letteralmente travolto dal Coronavirus con le autorità costrette a raccogliere i corpi dalle case e perfino dalle strade. Intanto il ministero della Sanità ha dichiarato, questo mese, come la diffusione della malattia abbia subito un notevole rallentamento con il numero di decessi giornalieri passato da 194 a meno di 10.