L’oggetto in ferro avrebbe resistito all’attrito atmosferico ritornando verso lo spazio.
La meteora all’origine dell’evento di Tunguska, in Siberia, potrebbe non aver mai raggiunto il suolo ritornando nello spazio. Ad ipotizzarlo è una ricerca della Royal Astronomical Society che teorizza come l’asteroide, in realtà, non abbia mai colpito la Terra continuando a viaggiare nello spazio. “Secondo i nostri dati l’evento Tunguska è stato causato da un asteroide di ferro, passato attraverso l’atmosfera terrestre e continuando nella sua orbita verso il Sole. Si stima che l’ esplosione del 1908 sia stata di circa 10 megatoni. Non sono stati segnalati feriti, ma circa 80 milioni di alberi su circa 800 miglia quadrate sono stati inceneriti”.
I ricercatori, tra cui il coautore Vladimir Pariev, hanno esaminato numerosi modelli differenti, testando oggetti di dimensioni diverse e costituite da materiali diversi, tra cui la roccia, il ghiaccio e il ferro. Gli oggetti composti da roccia e ghiaccio si sono disintegrati nell’atmosfera terrestre, a differenza dell’oggetto in ferro. “Solo gli asteroidi in ferro di diametro superiore a 100 metri di diametro possono sopravvivere senza essere disintegrati“, dichiarato i ricercatori nei commenti su LiveScience . “La versione più realistica – spiegano gli esperti – è il passaggio di asteroidi di ferro, in grado di resistere alla frammentazione nell’atmosfera terrestre ad un’altitudine minima compresa tra i 10 ed i 15 chilometri ed un’orbita nell’atmosfera di circa 3000. La traiettoria ha provocato una successiva uscita del corpo celeste dall’atmosfera dallo spazio esterno verso l’orbita solare. Questa versione – dichiarano – è supportata dal fatto che non ci sono resti di questo corpo e crateri sulla superficie.”