La ricerca della Portland State University chiarisce i pericoli di un viaggio in ascensore.
I luoghi stretti ed affollati come gli ascensori possono rappresentare un ambiente ideale per la trasmissione del Coronavirus? La risposta al quesito, che attanaglia milioni di persone durante la pandemia, arriva da Richard L. Corsi, docente di ingegneria informatica presso la Portland State University. Sulla base di un modello che simula un viaggio in ascensore, l’esperto ha spiegato come siano sufficienti 31 secondi al virus per raggiungere il decimo piano di un edificio residenziale, partendo dal primo. Il rischio riguarda soprattutto chi si trova in viaggio con accanto una persona priva di mascherina.
Secondo il modello degli esperti è del 25% la percentuale del virus che rimane nell’ascensore durante il percorso dal decimo al primo piano, dopo aver trasportato un soggetto contagiato. In ogni caso si tratta di percentuali variabili a seconda del tempo di apertura delle porte. “L’obbiettivo della ricerca – spiega Corsi – era di dimostrare come una certa quantità di virus può restare sospesa nell’aria dopo che una persona infetta ha preso l’ascensore. Non siamo ancora in grado di dire se la percentuale di virus presenti in aria sia in grado di comportare un rischio significativo ma, probabilmente, userei il più possibile le scale”. Evitare di utilizzare l’ascensore accanto ad un’altra persona è uno dei consigli degli esperti oltre ad evitare di toccarsi il viso dopo aver toccato i pulsanti, come anche lavarsi le mani.