Oggi il pianeta conserva solo la parte più interna delle origini.
Uno studio condotto da astronomi americani e pubblicato lo scorso 23 marzo sul Planetary Sciencie Journal, suggerisce come in un lontano passato Mercurio fosse avvolto da una spessa coltre di silicato, uno strato spazzato via da un impatto gigantesco durante la formazione del Sistema Solare. I ricercatori hanno incentrato il loro studio “su una classe separata di modelli postformazionali“, che presumono come Mercurio fosse, in origine, un aggregato simile agli altri pianeti del nostro Sistema Solare. Successivamente, il mantello di silicato è stato spazzato via a causa di un impatto gigantesco avvenuto circa 4 miliardi di anni fa. L’impatto potrebbe spiegare l’elevato contenuto di ferro del nucleo del pianeta, che rappresenta oltre l’80% del suo raggio mentre sulla Terra non supera il 50%. Secondo gli esperti il vento solare avrebbe spazzato via il materiale esterno del pianeta privandolo del suo mantello.
Per verificare l’ipotesi gli esperti hanno ricostruito le condizioni originali del Sistema Solare, quando il ”giovane” Sole emetteva dalle 10 alle 100 volte volte le radiazioni di oggi. “Abbiamo dimostrato – spiegano gli esperti – come il vento solare di quel periodo fosse probabilmente sufficiente a causare la migrazione orbitale di particelle dallo strato più esterno del pianeta”. Alla luce dei dati, emerge come il pianeta che osserviamo oggi rappresenti solo la parte interna del corpo celeste di miliardi di anni fa.