Il pianeta più caldo mai scoperto: KELT-9b
Un team internazionale di ricercatori, guidato da astronomi dell’Università di Amsterdam, ha dimostrato per la prima volta, la presenza di ferro nell’atmosfera di un esopianeta, KELT-9b. L’oggetto orbita attorno alla sua stella KELT-9 in 36 ore ad una distanza di circa 620 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Cigno. Il pianeta ha una temperatura di oltre 10.000 gradi mentre la sua massa è superiore a quella di Giove. L’oggetto rientra, dunque, nella categoria dei ”gioviani caldi”, grazie ad una distanza con la stella inferiore di circa trenta volte quella che separa la Terra al Sole.
I ricercatori hanno realizzato le loro osservazioni sull’isola spagnola della Palma di Maiorca nella notte del 22 luglio 2018, utilizzando un telescopio italiano, il Telescopio Nazionale Galileo. Grazie ad HARPS-N, uno spettrografo in grado di analizzare la luce e rivelare la presenza di atomi e di molecole, gli studiosi hanno analizzato le linee di emissione degli atomi usando una tecnica chiamata correlazione incrociata. Sulla base delle informazioni ottenute, i ricercatori sono giunti alla conclusione che il ferro dell’esopianeta KELT-9b riscaldi la parte superiore dell’atmosfera, rendendola più calda rispetto allo strato inferiore. Il meccanismo consente al ferro di assorbire la luce stellare, un fenomeno che nell’atmosfera terrestre si produce con l’ozono. KELT-9b è uno degli esopianeti più caldi mai scoperti. Secondo gli studiosi l’estrema quantità di radiazione che riceve dalla sua stella ospite provoca una rapida ”fuga atmosferica”, ovvero una perdita dei gas atmosferici, che compongono una sorta di ”scia” che accompagna il pianeta nella sua orbita ravvicinata alla stella