Il rischio è una seconda ondata di contagi.
Anche se il calo dei contagi è, ormai, una realtà in tutti i paesi europei, l’epidemia è ancora lontana dalla scomparsa. Ad avvertire i governi occidentali, alle prese con l’allentamento delle misure di lockdown, è l’OMS in una conferenza stampa. “Sollecitiamo le varie nazioni – comunicano – a scoprire, isolare, verificare i casi di contagio continuando a garantire un calo costante dei contagi“. Tedros Adhanom Ghebreyesus, portavoce dell’Organizzazione, ha ribadito come rimanga essenziale un approccio basato sui dati e sul mantenimento del distanziamento sociale, ed organizzare il sistema sanitario in modo che un eventuale ritorno del virus non sottoponga le strutture sanitarie nuovamente ad una nuova pressione.
Non sappiamo se il virus riemergerà, ma sappiamo che un allentamento delle le misure senza criterio porterà ad un nuovo aumento dei casi. ”Ci sono molte persone ancora esposte al virus – aggiunge Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Oms – ma una cosa molto importante sono i primi dati che ci vengono dagli studi siero-epidemiologici condotti in alcuni Paesi, che segnalano come una larga fetta della popolazione sia ancora suscettibile al virus. Ci sono ancora molte persone che possono essere infettate. Se allentiamo il lockdown quindi dobbiamo rimanere vigili, continuare a studiare con approfondimenti e identificare quanto prima i nuovi casi“. Insomma una riapertura prudente, basata sull’evidenza dei dati sul contagio e su risposte rapide per limitarne la diffusione. Poche ore fa l’OMS aveva avvertito sulla possibilità di una ricaduta del contagio per i guariti. “Non ci sono abbastanza evidenze sull’efficacia dell’immunità data dagli anticorpi”.