Nonostante è dimostrato come le sigarette elettroniche rappresentino un’alternativa meno dannosa delle sigarette classiche, i rischi collegati al Coronavirus sono simili.
L’utilizzo delle sigarette elettroniche potrebbe aggravare i sintomi del Coronaviurs, al pari del fumo delle classiche sigarette. A renderlo noto è uno studio di Willard C. Harrill dell’Ear Nose & Throat Sinus and Allergy Center, docente presso il Dipartimento di Otorinolaringoiatria della Scuola di Medicina dell’University of North Carolina. Nello studio, pubblicato sulla rivista specializzata Laryngoscope Investigative Otolaryngology, l’esperto si è concentrato sulle ricadute provocate dal fumo delle sigarette elettroniche sui sintomi di COVID-19. Soffermandosi sulle possibilità che l’uso delle E-CIG possa aumentare, nei giovani, con le misure di contenimento ed isolamento, lo studioso ha sottolineato come la potenziale infiammazione polmonare potrebbe aggravarsi con il fumo di sigarette elettroniche. E’ noto, infatti, come una delle complicazioni più gravi della COVID-19 è rappresentata dalla polmonite interstiziale bilaterale e la sindrome da distress respiratorio acuto.
Intanto un team di studiosi del Center for Tobacco Research Control & Education, ha introdotto un nuovo suggerimento per evitare di contagiarsi dal Coronavirus: smettere di svapare. Gli esperti hanno aggiunto come le persone con un qualsiasi concentrazione di cotinina, un metabolita della nicotina, presentano un rischio superiore di insufficienza respiratoria acuta da ARDS. Nel corso del comunicato stampa gli studiosi hanno aggiunto come il fumo di sigarette elettroniche comporti, spesso, anche un ritardo nel processo di guarigione. Anche l’OMS, intanto ribadisce come lo “svapo” non rappresenti affatto un’alternativa alle sigarette durante la pandemia di coronavirus, ma anzi “l’utilizzo delle sigarette elettroniche può compromettere i geni della risposta immunitaria e infiammatoria nelle cellule epiteliali nasali in modo simile al fumo di sigaretta“. A tutto ciò si aggiunge un maggiore rischio di trasmissione attraverso le vie orali nell’atto di portarsi le sigarette elettroniche alla bocca.