COVID-19: i condizionatori diffondono il Coronavirus?

Nessun legame tra condizionatori d’aria e Coronavirus.

Con l’arrivo del caldo estivo in tanti si interrogano sui possibili legami tra i sistemi di areazione e la diffusione del Coronavirus. Secondo le informazioni attuali non sussistono legami tra il COVID-19 e i condizionatori d’aria. A confermarlo è una ricerca americana dell’Università della California, confermata dal virologo italiano Fabrizio Pregliasco e uno studio del Journal of American Medical Association pubblicato su JAMA Network. Secondo gli esperti il virus non viaggia e non si diffonde per via aerea attraverso i condizionatori, ma viene trasportato dalle goccioline emesse da un soggetto infetto che starnutisce o tossisce. Le goccioline, una volta cadute su una superficie, evaporano in breve tempo. Prelevando l’aria dall’esterno, inoltre, il condizionatore ne agevola il ricambio. Analizzando una stanza ospedaliera gli esperti di JAMA hanno rilevato come la contaminazione nell’aria risulti in ogni caso negativa, mentre le superfici dei sanitari, le prese d’aria e le maniglie possono presentare la presenza di virus anche dopo alcune ore.

Alla luce dei dati, le strutture ospedaliere se oggetto di un corretto ricambio d’aria, non presentano alcun tipo di rischio di contagio; ma è importante che questi sistemi portino aria dall’esterno, senza riciclare quella interna. I sistemi di areazione possono liberare gli ambienti interni dai virus. A confermarlo è una ricerca dell’Università della California di Davis, pubblicata sulla rivista dell’American Society for Microbiology ”i virus sono troppo piccoli per bloccarsi nei filtri dell’aria HEPA e MERV, ma le strategie di ventilazione, se corrette, possono ancora svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre la trasmissione dei virus.

https://www.iltempo.it/cronache/2020/04/14/news/coronavirus-infettivologo-nessun-rischio-contagio-aria-condizionata-filtri-contro-virus-1314214/

Angelo Petrone

Angelo Petrone

Giornalista pubblicista, digital strategy, advertising, social media marketing, appassionato di arte, cultura e viaggi. Ho collaborato con diversi quotidiani di informazione locale e testate online. Scrivo su Scienze Notizie dal 2015.