La prima misurazione della velocità del vento su una nana bruna.
Le nane brune o “stelle fallite” sono oggetti troppo grandi per essere considerati pianeti, ma non abbastanza per supportare la fusione nucleare di idrogeno nei loro nuclei, in pratica il processo che alimenta le stelle. Questi corpi celesti hanno una massa compresa tra le 13 e le 72 volte quella di Giove, emettono scarsa luminosità (da qui il nome nana bruna) e presentano una composizione di gas incandescenti che soffiano in tempeste e colossali vortici. Ed è la velocità dei venti ad essere oggetto di una nuovo studio pubblicato da Science su una nana bruna situata a circa 34,5 anni luce di distanza e conosciuta con il nome di 2MASS J10475385 + 2124234. Analizzando le lunghezze d’onda dell’infrarosso rilevate dal telescopio spaziale Spitzer e le onde radio grazie all’Osservatorio astronomico radiofonico Karl G. Jansky situato nel New Mexico, gli studiosi hanno scoperto come il nucleo di questo corpo celeste compia una rotazione completa in 1,76 ore terrestri, mentre la sua atmosfera una volta ogni 1,74 ore.
Ciò significa che i venti raggiungono una velocità di 650 metri al secondo (o 2.340 chilometri all’ora ), molto più velocemente di quelli di qualsiasi pianeta del nostro Sistema Solare. Per fare un confronto, la velocità media del vento nella zona equatoriale di Giove è di 370 chilometri all’ora. La misurazione dei venti su 2MASS J10475385 + 2124234 rappresenta una scoperta importante per gli scienziati che ora sperano di rilevare, attraverso lo stesso metodo di misurazione, i venti e il clima degli esopianeti. ”Sarebbe fantastico poter guardare un pianeta terrestre ed essere in grado di dire quanto velocemente soffiano i suoi venti – conclude Katelyn Allers della Bucknell University, autore principale dello studio.