Secondo l’EFSA i rischi di contagio attraverso il cibo è quasi nullo.
Il Coronavirus si trasmette attraverso il cibo? A rispondere ad una delle questioni che destano maggiore preoccupazione è l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, l’EFSA. L’Agenzia sta monitorando attentamente la propagazione del COVID-19 che sta colpendo gran parte dei paesi in tutto il mondo. Alla luce dei dati in possesso dagli esperti, al momento, non ci sono prove che il cibo sia una fonte o un vettore per la trasmissione del virus. “Le informazioni in nostro possesso – dichiara il diretto dell’ente Marta Hugas – su altri tipi di coronavirus come la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e il coronavirus da MERS-CoV, mostrano come la trasmissione attraverso il consumo di cibo non si verificano. Al momento, non ci sono prove che suggeriscano come il Nuovo Coronavirus si trasmetta in maniera differente . “
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che mentre gli animali in Cina erano la probabile fonte dell’infezione iniziale, ora il virus si sta diffondendo da persona a persona, principalmente attraverso goccioline respiratorie emesse con gli starnuti, la tosse o l’espirazione. Gli scienziati e le autorità di tutto il mondo stanno monitorando la diffusione del virus; ad oggi non sono stati segnalati casi di trasmissione attraverso il cibo. Insomma il contagio da Nuovo Coronavirus avviene soprattutto per via respiratoria diretta, più raramente per via indiretta, ovvero portandosi le mani contaminate alla bocca, al naso o agli occhi. La resistenza del virus sulle varie superfici tende a non superare le 72 ore, anche se nelle prime 24 ore la capacità di infettare è quasi nulla. In ogni caso, appena arrivati a casa con la spesa, è utile eliminare subito eventuali confezioni esterne come le vaschette con le quali sono preparate le verdure fresche e i sacchetti usa e getta e ripulire le superfici della cucina con cui sono entrate a contatto.