Picco di radioattività registrato nelle ore successive al rogo.
Nonostante le rassicurazioni governative sui ”livelli di sicurezza della zona” la foresta intorno a Chernobyl, nella cosiddetta zona di esclusione presenta ora livelli di radiazioni 16 volte rispetto al normale. L’area, pericolosamente vicina al luogo dell’incidente nucleare del 1986, è stata duramente colpita, nelle ultime settimane, da diversi incendi. Complici i forti venti, le fiamme hanno raggiunto sabato scorso, l’area in cui si è abbattuto il peggior disastro nucleare del mondo. Le autorità dell’Ucraina hanno riportato un picco nei livelli di radiazione nella zona soggetta a restrizioni intorno a alla centrale nucleare.
“Abbiano cattive notizie: i livelli di radiazioni risultano ben al di sopra del normale”, ha dichiarato sui social Yegor Firsov, capo del servizio di controllo ecologico statale ucraino mostrando i grafici delle rilevazioni. Da settimane il fuoco ha incenerito circa 100 ettari di foresta; 20 solo nella giornata di ieri, in un’area altamente radioattiva. Per domare le fiamme, il governo di Kiev ha inviato due aerei, un elicottero e oltre 100 vigili del fuoco. L’origine del fuoco è dolosa. A confermalo è Firsov, che ha spiegato come qualcuno abbia dato fuoco all’erba e le fiammehanno velocemente inghiottito ettari di vegetazione bruciando gli alberi. Nelle prime ore la quantità di radiazioni sembrava sotto controllo, ma le misurazioni successive hanno confermato il boom di radioattività. La foresta intorno alla centrale nucleare è oggetto di roghi, utili alla vendita clandestina del legno usato dalle popolazioni locale per riscaldarsi.