India: il lockdown riversa milioni di persone in strada. Si tema catastrofe sanitaria

Milioni di lavoratori, chiuse le fabbriche, stanno tentando di raggiungere le zone rurali mentre le autorità hanno interrotto i collegamenti pubblici e le frontiere interne.

Il lockdown in India, il più grande della storia, ha provocato un esodo biblico dei poveri lavoratori che dalla città si spostano in massa verso le campagne. Milioni di uomini si stanno riversando sulle strade di collegamento, verso le fermate degli autobus e nelle stazioni nel sesto giorno del lockdown totale decretato dal primo ministro Narendra Modi, con modalità che hanno destato non poche polemiche. Immagini forti giungono dal paese asiatico in quella che potrebbe rivelarsi come una vera e propria emergenza sociale, economica e sanitaria. Oltre un miliardo di persone costrette a chiudersi in casa e mantenere le distanze da un giorno all’altro, in un paese in cui tante persone lavorano in città, pur provenendo dalle aree rurali. Lo spostamento di tante persone, per raggiungere le case nei villaggi, sta provocando enormi assembramenti mentre i trasporti pubblici sono stati bruscamente interrotti. In tanti cercano di raggiungere la propria abitazione a piedi, percorrendo centinaia di chilometri. La perdita del lavoro ha lasciato in tanti senza risorse per sostentarsi condannandoli alla miseria.

India: il lockdown riversa milioni di persone in strada. Si tema catastrofe sanitaria

Due giorni fa le autorità dell’Uttar Pradesh hanno pensato di organizzare oltre mille pulman per riportare i propri cittadini da New Delhi. Il risultato è stato il più grande ingorgo che la capitale indiana ricordi. Spaventati dal contagio, gli altri stati stanno tentando di fermare l’esodo ammassando milioni di persone alle frontiere. Ma dopo ora la pressione aumenta. Nello stato di Orissa l’Alta Corte ha ingiunto il blocco di 15mila persone rinchiudendole nei 104 campi già allestiti. Stesso provvedimento in Kerala dove migliaia di persone sono accampati nelle strade di Paippad, nel distretto di Koitayam. A Chennai, la capitale del Tamil Nadu, la stazione è ricolma di persone che aspettano da giorni il passaggio di un treno. Un comportamento, quello del governo, inaccettabile secondo gli altri paesi del mondo. Nelle ultime ore, intanto, le autorità hanno provveduto ad un’ulteriore stretta intimando ai vari stati di chiudere le frontiere e ribadendo come chiunque si metta in viaggio dovrà essere rimanere in quarantena, rinchiuso in una struttura governativa.