Il paese iberico supera i 3.400 decessi per Covid-19, mentre 5.367 pazienti sono già stati dimessi.
Nella giornata di oggi, la Spagna ha riportato un nuovo boom di casi con 3.434 morti e 47.610 infettati dal nuovo Coronavirus di Wuhan. Pertanto, i nuovi infetti nelle ultime 24 ore sono quasi 8.000 e defunti, in questo giorno, ammontano a 738. In questo modo, la Spagna ha superato la Cina nel numero di morti per covid-19. I numeri del Ministero indicano un aumento dei decessi del 20% rispetto al giorno. “La riduzione dei contatti sociali è praticamente completa“, ha affermato il portavoce tecnico del Ministero della Salute, Fernando Simón, che ha osservato come “la percentuale di aumento dei nuovi pazienti ospedalizzati si sta stabilizzando“. Simón ha, inoltre, spiegato come la situazione sia molto differente da regione a regione ‘con comunità autonome con ospedali ricolmi di degenti e altre in cui la situazione è ancora sopportabile“. Una situazione che “favorisce i meccanismi di solidarietà tra i diversi territori del paese”. Nelle ultime 24 ore la Guardia Civile ha comunicato l’arresto di 19 persone per disobbedienza o resistenza all’autorità e di aver effettuato quasi 7000 denunce per non conformità alle limitazioni di movimento.
A queste cifre si aggiungono quelle della polizia nazionale, ente annuncia come, nelle ultime 24 ore, abbia realizzato 55 arresti e 6.039 segnalazioni di denunce per violazioni delle restrizioni imposte per fermare l’espansione del Coronavirus. In totale, dall’inizio della crisi epidemica, l’organismo ha fatto 480 arresti e 42.278 denunce. Il tutto mentre la situazione degli ospedali continua a destare grande preoccupazione, soprattutto nella regione di Madrid, dove gli ospedali sono praticamente al collasso. Dai centri sanitari è stato riferito come i tamponi annunciati dal governo non sono ancora del tutto giunti e il materiale di protezione del personale sanitario arriva con contagocce. Ad oggi almeno quattro dei 12 ospedali della regione di Madrid hanno superato le loro capacità: l’ospedale Infanta Leonor, l’Infanta Sofía, il Severo Ochoa e La paz.