Il fenomeno, non casuale, secondo gli esperti.
La creazione della Sfinge accanto alle piramidi di Giza aveva “una ragione astronomica e religiosa”, dice una pubblicazione del Ministero del turismo e delle antichità egiziano che cita l’ex ministro Zahi Hauas. L’ex funzionario ha sottolineato l’importanza del tramonto sulla spalla destra della scultura, un fenomeno che coincide con gli equinozi di primavera e autunno, a marzo e settembre. All’inizio dell’anno scorso, un archeologo ha descritto il ruolo che hanno avuto gli equinozi la Grande Piramide, cioè quella del faraone Cheope. L’esperto, in pratica, ha sostenuto come i costruttori avrebbero usato le ombre proiettate dalla struttura, durante questi brevi periodi, per allineare la altre le costruzioni.
Secondo Hauas non corrisponde alla realtà la vecchia teoria secondo la quale gli Egizi, trovando accidentalmente una grande roccia, avessero deciso di trasformarla “in una scultura di un volto umano e di un corpo disumano”. Al contrario, sostiene, nel realizzarla, i costruttori hanno cercato che “il sole, dopo essere sceso al tramonto sulla spalla destra della sfinge, si dirigesse verso sud”, mentre in estate “inizia per spostarsi a nord “. L’interpretazione più comunemente accettata associa il volto umano della Grande Sfinge di Giza al faraone Kefrén, il quarto della IV dinastia egizia. La Grande Sfinge di Giza è una scultura in pietra calcarea situata nella Necropoli di Giza, raffigurante una figura mitologica con la testa di un uomo e il corpo di un leone. Da un punto di vista geografico, il monumento si colloca all’interno dell’altopiano di Giza, sulla riva occidentale del fiume Nilo, che separa Giza da Il Cairo. Ottenuta da un substrato roccioso, è la più grande statua monolitica tra le sfingi egizie, con una lunghezza di 73 metri, dalla coda alle zampe anteriori, altezza di 20 metri e larga 19 metri. La sola testa ha un’altezza di 4 metri.