Se da un lato si attende con ansia il raggiuntimento e superamento del picco di contagi da coronavirus, dall’altra in tanti si domandano cosa accadrà dopo, ovvero in quanto tempo si potrà tornare alla normalità. Anche se in cina la situazione è oggi sotto controllo, infatti, le restrizioni imposte ai cittadini sono ancora numerose ed il percorso per tornare alla vita di tutti i giorni sarà lungo e non semplice. Lo stesso vale anche per l’Italia ma anche per gli altri Paesi dell’Unione Europea, tutti ormai blindati per far fronte internamente alla pandemia. Il fisico ed informatico del Network Science Institute di Boston, Alessandro Vespignani ha atal proposito spiegato che il periodo successivo al picco non significa aver sconfitto il coronavirus: “Questa – ha dichiarato – è solo una battaglia che stiamo provando a vincere, ne verranno delle altre e i costi economici saranno enormi”.
Occorrerà avere molta pazienza per diversi mesi, nel corso dei quali le nostre vite sono destinate a cambiare: “Se limitiamo il contagio – ha spiegato il fisico del Scienze Institute – possiamo combatterlo meglio e arriverà il vaccino”. Quando sarà invece pronto il vaccino? Difficile che possa essere disponibile prima di un anno, nel corso del quale bisognerà fare il possibile per tenere il virus sotto controllo tracciandone i percorsi e mappando le zone focolaio. Ma soprattutto rispettando le misure restrittive, unico modo per impedire il contagio. Anche perchè ogni persona infettata, stando a quanto emerso dai dati, contagia due o tre persone.