I medici di Hong Kong hanno scoperto come alcuni pazienti, che hanno superato la malattia, mostrino una capacità polmonare ridotta.
Alcuni pazienti già guariti dal Covid-19 hanno mostrato una ridotta funzionalità polmonare e presentano, ora, problemi nella respirazione, soprattutto quando camminano velocemente. A rivelarlo è uno studio riportato giovedì dall’Hong Kong Hospital Authority e riportato dal South China Morning Post. Il direttore medico dell’Autorità Center for Infectious Diseases presso il Princess Margaret Hospital, Owen Tsang Tak-yin, ha rivelato come durante il periodo di ”follow up” di 12 pazienti dimessi, tre di loro non erano in grado di realizzare attività precedentemente svolte. “Rantolano se accelerano il passo“, ha spiegato Tsang, aggiungendo che dopo il recupero “alcuni pazienti possono avere una riduzione della capacità polmonare compresa tra il 20% e il 30%“.
Tsang ha, inoltre, sottolineato come gli effetti a lungo termine della malattia potrebbe lasciare tracce come la fibrosi polmonare, ovvero un indurimento dei tessuti polmonari che ne impedisce il corretto funzionamento. Il medico ha sottolineato come saranno organizzate sessioni di fisioterapia per rafforzare i polmoni di questi pazienti. Tsang ha anche raccomandato, ai soggetti guariti dal Coronavirus, di dedicarsi ad esercizi che possano aiutare le funzioni cardiovascolari, come il nuoto, per aiutare gli organi a riprendersi gradualmente. Questa settimana, la National Health Commission cinese ha dichiarato come il paese asiatico abbia superato il picco dell’epidemia di Coronavirus, anche se la situazione è ancora in evoluzione. Un altro aspetto da tenere presente sono le ricadute. Quanti, dopo il Coronavirus potrebbero subire una polmonite? Ad oggi appare chiaro che solo una piccola parte della popolazione colpita presenta ricadute dopo la guarigione, come spiegato da Francesco Blasi, ordinario di malattie respiratorie all’UniMI e direttore del Dipartimento di Medicina Interna e di Pneumologia del Policlinico di Milano a Il Giornale. Nei soggetti anziani continua l’esperto, il danno al polmone si risolve più difficilmente e spesso occorrono farmaci ed e ossigeno. In questi casi le possibilità di un ritorno della polmonite è intorno al 10-15% nei due anni successivi. In ogni caso nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà ai soggetti guariti, per la mancanza di una letteratura scientifica. Solo tra sei-otto mesi cominceranno ad essere pubblicati i primi studi sulle conseguenze di questa polmonite massiva provocata dal Coronavirus.
Fonti:
https://www.ilgiornale.it/news/politica/i-polmoni-restano-rischio-i-guariti-pi-anziani-1840089.html