Come gestire i pazienti oncologici e onco-ematologici durante l’emergenza da Covid-19? È una domanda che in tanti si sono fatti in questi giorni, preoccupati dal fatto che, se contagiate da coronavirus, le persone con tali patologie rischiano gravi conseguenze per la loro salute. Per questo il Ministero della Salute ha diffuso le ‘raccomandazioni per tali pazienti’, redatte dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile. Come si legge, “i pazienti affetti da paologie oncologiche o onco-ematologiche, così come altre patologie associate ad immunosoppressione, sono particolarmente a rischio”. Sebbene al momento siano stati raccolti dati limitati, sembra che tali pazienti, sia quelli che hanno completato il percorso terapeutico, sia quelli ancora in trattamento, siano esposti ad un maggior rischo sia di contrarre l’infezione che di andare incontro ad un andamento più severo.
Si raccomanda: di evitare luoghiaffollati, di indossare la mascherina sempre fuori dal domicilio, in particolare quando ci si deve necessariamente recare in ospedale per visite, esami o trattamenti. Di seguire un’accurata igiene delle mani; di evitare visite al proprio domicilio di familiari o amici con sintomi respiratori o provenienti da zone a rischio. Di mantenere, in ambito lavorativo, una distanza di almeno un metro, meglio due, dai colleghi invitandoli inoltre ad indossare una mascherina.
Tra le indicazioni per i casi più specifici: si raccomanda alle strutture sanitarie di identificare e istituire percorsi e spazi dedicati a questi pazienti. Al personale sanitario di indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale. Di individuare strategie per garantire il percorso diagnostico-terapeutico già avviato, in caso di maggiore potenziale esposizione di un soggetto oncologico a soggetti contagiati da SARS-Cov-2. Di posticipare, quando possibile, i controlli di follow-up così da limitare al massimo la frequentazione delle strutture ospedaliere.