Anche se in Cina l’epidemia di coronavirus va via via riducendosi, nel resto del mondo la situazione resta estremamente preoccupante. E lo confermano i numeri di contagiati e deceduti raccolti fin dal mese di dicembre 2019, quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi. Sono 110 i Paesi nei quali sono stati registrati casi di infezione da covid-19, ben 119.711 stando all’ultimo bilancio. Spaventoso è il numero dei morti: 4.351 persone hanno perso la vita per coronavirus o, in caso di pazienti con altre patologie, per complicazioni legate al contagio da coronavirus. Si tratta di dati che fanno capo ad una valutazione realizzata dall’AFP sulla base di fonti ufficiali. Intanto tra gli ultimi Paesi interessati dall’epidemia vi sono Bolivia, Turchia e Brunei che hanno annunciati i primi casi confermati. Invece in Indonesia, Albania, Belgio e Argentina sono state ufficializzate le prime vittime.
Intanto il governo dell’Hubei, in cui è presente la città di Wuhan, primo focolaio dell’epidemia, ha annunciato che alcune attività potranno in tempi brevi ripartire. Si tratta di quelle “di grande significato per la produzione della catena industriale nazionale e globale” ed il cui ritorno alla normalità avverrà solo dopo che tutte le misure di prevenzione saranno state messe in atto e che le relative autorizzazioni saranno state rilasciate. Rimarranno invece ferme, almeno fino al 21 marzo, tutte le attività non coinvolte nei settori essenziali come utility e produzione agricola. Per quanto riguarda la città di Pechino invece è stata ampliata la misura di quarantena per le persone in arrivo nella città: se prima riguardava solo le provenienze da Paesi particolarmente colpiti dell’epidemia come Italia, Giappone, Iran e Corea del Sud, ora la misura è stata estesa a tutti gli arrivi, con obbligo di un periodo di quarantena di 14 giorni per scongiruare il rischio di un contagio di ritorno che potrebbe provocare ulteriori focolai. Zhang Qiang, un funzionario della municipalità di Pechino, ha confermato nel corso di una conferenza stampa che “chiunque arrivi da qualsiasi nazione dovrà rispettare una quarantena di 14 giorni”.