I sindaci al Governo: ”Chiudete tutto”. L’assessore al welfare: “Non reggiamo più”.
Con l’aggravarsi della situazione Coronavirus, giorno dopo giorno, i sindaci della Lombardia stanno pensando ad una chiusura totale delle attività, tranne per i servizi considerati essenziali. “E’ il tempo della fermezza – dichiara il presidente dell’Associazione dei Comuni lombardi – ho incontrato i sindaci dei capoluoghi della Lombardia e tutti hanno chiesto la medesima cosa: la chiusura di tutto, così da ripartire il prima possibile”. Insomma si andrebbe verso misure estreme per la regione più colpita dall’epidemia, come nell’epicentro dell’epidemia: Codogno. ‘‘Basta mezze misure – aggiunge il governatore Fontana – che non hanno portato ad alcun tipo di risultato”.
Non si esprime ancora il presidente della Protezione Civile Angelo Borrelli. Ma ormai in tanti, nella regione lombarda, hanno deciso di abbassare le serrande, senza aspettare i decreti del Governo. Nel capoluogo sono più della metà le attività chiuse, mentre in provincia, come spiega il segretario della Confcommercio Marco Barbieri – la quota risulta leggermente inferiore”. La chiusura totale è stata avanzata anche dall’assessore al Welfare Gallera che, in un’intervista rilasciata al programma Agorà, ha sottolineato come la crescita vertiginosa dei ricoveri sta mettendo in crisi il sistema ospedaliero regionale.