Coronavirus, ricercatori del Sacco hanno isolato il ceppo italiano

Una buona notizia nell’arduo percorso per cercare di sconfiggere il coronavirus arriva proprio dall’Italia, che deve fare i conti con un numero di contagi estremamente elevato (650 quelli confermati nel tardo pomeriggio del 27 febbraio 2020). L’annuncio è stato dato all’Ansa dal direttore dell’Istituto di scienze biomediche; il professore Massimo Gallli ha spiegato che i ricercatori dell’Ospedale Sacco di Milano sono riusciti a isolare il ceppo italiano del covid-19, frutto di un lavoro che procede praticamente senza sosta dalla giornata di domenica, quando l’epidemia di coronavirus è ufficialmente iniziata nel Belpaese.

La ricerca è coordinata dalla professoressa Claudia Balotta e nel team sono presenti, tra gli altri, anche le ricercatrici Annalis Bergna, Alessia Loi e Arianna Gabrieli oltre al collega polacco Maciej Tarkowski e al professor Gianguglielmo Zehender. Galli ha dichiarato: “Abbiamo isolato il virus di 4 pazienti di Codogno. Siamo riusciti a isolare virus autoctoni, molto simili tra loro ma con le differenze legate allo sviluppo in ogni singolo paziente”. Grazie a questa scoperta i ricercatori avranno modo, ha spiegato il ricercatore, di “seguire le sequenze molecolari e tracciare ogni singolo virus per capire cos’è successo, come ha fatto a circolare e in quanto tempo”. Prossimo step sarà dunque lo studio degli anticorpi e di possibili vaccini per un virus contro il quale, l’OMS lo ha confermato, al momento non esiste una cura.