Le accuse del deputato: ”l’epidemia ha provocato oltre 50 morti”.
Il vice ministro della sanità iraniano, Iraj Harirchi, ha smentito le dichiarazioni di un parlamentare secondo le quali i morti nel paese sarebbero 50. “Se metà o un quarto di questo numero è corretto, mi dimetterò dalla mia carica” – ha dichiarato. Insomma è scontro sui numeri nella Repubblica islamica.
Secondo il rapporto del Ministro della Salute, presentato dal Ministero al Parlamento questa mattina, il numero di persone infette da covid-19 nella nazione persiana ha raggiunto 64. Dopo la sessione del Parlamento, il deputato conservatore Ahmad Amiriabadi Farahani, intervistato dall’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana ILNA, ha, però, dato un bilancio differente delle vittime affermando come nella sola città di Qom ci siano “circa 250 persone in quarantena e 50 morti “. Il parlamentare ha dichiarato come il covid-19 circola a Qom da tre settimane con il primo decesso registrato il 13 febbraio. Ma i numeri ufficiali, per ora, smentiscono questa versione. Tre giorni fa il Ministero della Salute aveva già confermato la diffusione del Coronavirus dalla città Qom attraverso i viaggi dei fedeli da diverse città, tra cui Tehran, Babol, Arak, Isfahan e Rasht.