Aumentano i casi nell’area di Daegu.
Le autorità sanitarie sudcoreane hanno annunciato la diffusione del Coronavirus covid-19, nella città metropolitana di Daegu e nella provincia di Gyeongsang a nord e ad est del paese asiatico. Seul ha confermato giovedì nuove 31 infezioni, con un bilancio che raggiunge, nel paese, gli 82. Trenta dei nuovi infetti si trovano a Daegu, a 300 chilometri dalla capitale sudcoreana. Secondo le ultime ricostruzioni sarebbe stata una donna di 61 anni ad infettare una quarantina di persone nel corso di alcune funzioni religiose in una chiesa a Daegu, anche se non è chiaro come essa stessa sia stata contaminata.
Il Centro per il Controllo e per la Prevenzione delle Malattie in Corea ha confermato di essere costantemente in contatto con 166 persone, tutte messe preventivamente in quarantena. Intanto il comando delle forze coreane degli Stati Uniti (USFK) ha temporaneamente vietato i viaggi “non essenziali” da e per Daegu. Le autorità hanno, inoltre, chiuso per 24 ore le scuole e le strutture ricreative per bambini e giovani come anche le biblioteche e i vivai pubblici. Cancellati numerosi eventi pubblici e i concerti mentre il sindaco Kwon Young-jin, ha chiesto al governo di aprire le strutture pubbliche per mettere in quarantena i soggetti presumibilmente infetti dal Coronavirus.