Gli scavi al Foro Romano hanno portato ad una scoperta storica.
Il sepolcro del primo re di Roma Romolo sarebbe stato scoperto nel Foro Romano. Una scoperta storica, a circa un anno dall’avvio delle ricerche sulla documentazione raccolta dallo studioso Giacomo Boni che all’inizio del secolo scorso aveva già indicato la possibile presenza, all’interno del Foro Romano, a poca dal distanza dal Lapis Niger e dal Comizio, di un heroon realizzato in ricordo del fondatore di Roma. Ora le analisi archeologiche, organizzate dal Parco archeologico del Colosseo, hanno portato ad una scoperta davvero clamorosa: un ambiente sotterraneo al cui interno insiste un sarcofago composto in tufo. La struttura ha una lunghezza di circa 1,40 metri con un elemento circolare, forse un altare. Il sarcofago è stato realizzato con il tufo del Campidoglio, dunque potrebbe risalire al VI sec. a.C.
A proteggere l’antico sarcofago è una scala realizzata negli anni trenta da Alfonso Bartoli che fungeva da accesso alla Curia, il luogo in cui le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato. La presenza della sepoltura conferma i racconti di Varrone che descrivevano la collocazione del sarcofago di Romolo ”post rostra” (dietro i Rostra repubblicani). Secondo gli studiosi, inoltre, non è un caso che il sarcofago si trovi in asse con Lapis Niger, la roccia nera che secondo la tradizione è l’area funesta perché correlata alla morte di Romolo. Nelle stessa zona, durante degli scavi condotti alla fine del XIX secolo, fu scoperto un altare con un cippo con un’iscrizione, una delle più antiche della lingua latina, databile intorno al 575-550 a.C.