L’antichissima struttura a Tel Moza, a pochi chilometri da Gerusalemme.
La scoperta di un tempio risalente all’Età del Ferro (un periodo che va dalla fine del II millennio al I millennio a.), nella zona di Tel Moza, poco lontano da Gerusalemme, ha destato notevole sorpresa archeologico di tutto il mondo. La presenza dell’antichissima struttura, infatti, mette in discussione la teoria secondo la quale il Tempio di Salomone fosse l’unico luogo di culto nella regione antica Regno di Giuda, come scritto nella Bibbia. La scoperta è stata realizzata da una ricerca recentemente pubblicata nella Biblical Archaeology Review da un team di archeologi dell’Università di Tel Aviv e della Israel Antiquities Authority. ”L’antico tempio di Moẓa – racconta l’autrice della ricerca Shua Kisilevitz – rispetta i canoni della tradizione religiose del Vicino Oriente.”
Secondo le ricostruzioni degli archeologi, l’area di Moza era un punto fondamentale dal punto di vista amministrativo per lo stoccaggio e la ridistribuzione del grano. Con il passare del tempo, il ruolo crescente di conservazione dei cereali, ha portato alla costruzione di una serie di infrastrutture e del tempio che fungeva da centro economico e culturale. Secondo le ricostruzioni, il tempio aveva un cortile, dove sono stati trovati diversi resti di culto, tra cui un altare, un tavolo delle offerte, una fossa piena di ossa e ceneri, una serie di vasi e quattro figure: due dall’aspetto umano e due di aspetto animale. Ora l’obbiettivo degli archeologi è di proseguire con gli scavi nei prossimi mesi, dato che che vaste aree delle pareti appaiono ancora coperte.