L’intelligenza artificiale ha consentito l’individuazione degli schizzi originali dell’artista toscano.
Un’altra immagine ”nascosta” del quadro ”La Vergine delle Rocce” di Leonardo Da Vinci, l’opera custodita a Londra, alla National Gallery. Attraverso la luce a infrarossi, gli esperti del museo hanno rivelato i primi progetti dell’artista italiano: un angelo e un bambino, nonché una diversa Vergine Maria, collocata più in alto. La nuova scansione pittorica, che utilizza una tecnica chiamata macro fluorescenza a raggi X (MA-XRF), ha rivelato in modo più chiaro anche le ali dell’angelo. Commissionata all’artista toscano nel 1483 per una chiesa di Milano, l’opera raffigura la Madonna, Gesù bambino e Giovanni Battista in una caverna.
Attraverso una serie di scansioni gli esperti hanno rilevato tracce di zinco, che indicherebbero il materiale con cui Leonardo avrebbe delineato inizialmente l’immagine. Appena rilevata la sostanza, l’Intelligenza Artificiale ha isolato tutte le tracce di zinco, proiettando, in questo modo, una versione quasi completa dello schizzo nascosto sotto l’intero dipinto. “Stavamo rilevando segnali molto deboli dallo zinco contenuti nel dipinto a causa della sua sovrapposizione con altri elementi, quando l’algoritmo ci ha segnalato l’immagine nascosta” – dichiara Catherine Higgitt della National Gallery. ”All’inizio – aggiunge – sembrava che cercassimo un ago in un pagliaio, ma appena abbiamo programmato un’AI, siamo riusciti ad effettuare la scoperta”.