C’era forse anche una terza persona insieme ai due turisti di nazionalità cinese che hanno mostrato i sintomi del coronavirus. Lo ha dichiarato il direttore dell’hotel ubicato nel rione Monti di Roma dove i due anziani alloggiavano prima di essere condotti in ospedale. La moglie avrebbe infatti chiesto di chiamare l’ambulanza dopo essersi resa conto che il marito mostrava alcuni sintomi preoccupanti, tra i quali la febbre alta. All’arrivo dei sanitari la coppia indossava già la mascherina ma non è stato facile comunicare con loro dal momento che parlavano esclusivamente in cinese. Il direttore della struttura ha confermato di aver saputo dell’ufficialità nella serata del 30 gennaio, pochi minuti prima che il premier Conte lo annunciasse in una conferenza stampa. Ma che la stanza d’albergo nella quale la coppia alloggiava era già stata sigillata in via precauzionale dal giorno precedente, quando è stata chiamata l’ambulanza, per essere decontaminata. Nessuno nella struttura si è comunque tirato indietro e si continua a lavorare con tranquillità. Quello che preoccupa è il fatto che ci potesse essere una terza persona con la coppia contagiata dal coronavirus mentre dalla struttura confermano che nessun dipendente è entrato in stretto contatto con la coppia e che non sia necessaria alcuna decontaminazione. Al momento la coppia è ricoverata allo Spallanzani di Roma: prima di raggiungere la capitale aveva fatto tappa a Malpensa e a Parma. Bisognerà ricostruire nel dettaglio il loro itinerario; nel frattempo una riunione dell’azienda ospedaliera è stata organizzata proprio a Parma per far fronte ad eventuali rischi.
I turisti hanno 67 e 66 anni e si troverebbero in buone condizioni come confermato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale romano. Si ritiene che, in virtù della rapidità di intervento del personale sanitario, non vi siano persone esposte. Ippolito ha inoltre confermato che la coppia non sarebbe stata contagiata in Italia, arrivando nel Paese dopo aver già contratto il virus altrove. E che del gruppo di turisti giunto il 23 gennaio, erano i soli provenienti da Wuhan. Il resto della comitiva è stato condotto allo Spallanzani per tutti gli accertamenti del caso.