Terremoto Mar dei Caraibi: liquefazione del terreno provoca voragini

Il sisma non ha provocato danni di rilievo alle abitazioni, né il tanto temuto tsunami.

Il terremoto registrato ieri nel Mar dei Caraibi, tra la Giamaica e Cuba, ha generato diverse voragini nel terreno delle Isole Cayman. Si tratta di un fenomeno conosciuto come liquefazione che si genera quando il terreno è sottoposto a particolari pressioni. Le immagini del fenomeno sono state caricate sulla rete pochi minuti dopo il terremoto di magnitudo 7,7 registrato alle 14:23 (ora locale) 125 chilometri a nord-ovest della Giamaica. Il terremoto si è generato ad una profondità di 10 chilometri nel Mar dei Caraibi, ma è stato avvertito chiaramente in Giamaica, a Cuba, nelle Isole Cayman, fino in Messico e al sud della Florida. Dopo alcune ore, una replica di magnitudo 6.1 si è verificata a 53 chilometri a est delle Isole Cayman. Il terremoto non ha provocato danni di rilievo alle abitazioni, se non tanta paura.

Terremoto Mar dei Caraibi: liquefazione del terreno provoca voragini

Già nel passato l’area del Mar dei Caraibi è stata teatro di violenti sismi. Nel 2010 Haiti fu interessata da un sisma catastrofico di 7.0 gradi della Scala Richter, con epicentro a soli 25 chilometri in direzione dalla capitale Port-au-Prince. Un altro potente terremoto fu quello registrato nel 1692 in Giamaica: allora il sisma portò all’inabissamento del porto di Port Royal e alla scomparsa della città. In una ricerca presentata in occasione e della Diciottesima Conferenza Geologica dei Caraibi nel marzo del 2008 un team di cinque esperti spiegò come l’area sia esposta ad “un enorme rischio sismico” per la presenza della faglia di Enriquillo-Plaintain Garden.