La possibile collisione tra un vecchio telescopio spaziale contro due vecchi satelliti.
C’è traffico sui nostri cieli e i tanti satelliti che orbitano sopra le nostre teste rischiano, a volte, anche di scontrarsi. E’ quello che potrebbe presto tra il telescopio spaziale sperimentale IRAS e il satellite sperimentale Ggse-4, collegato attraverso un cavo ad un altro satellite dismesso, il Poppy 5 lanciati alla fine degli anni sessanta. La distanza minima tra i due oggetti varia tra i 15 e i 30 metri. Ad annunciare il possibile schianto è LeoLabs, il laboratorio specializzato nella sorveglianza dei detriti spaziali, in un comunicato reso noto pochi minuti dopo la mezzanotte (ora italiana). In ogni caso le possibilità che i satelliti si scontrino, come sottolineato dallo stesso sistema di sorveglianza, sono molto basse, quasi una su mille. Anche nel caso di impatto, i rischi per il nostro pianeta sarebbero minimi, visto che i detriti rimarrebbero nello spazio mentre quelli che eventualmente precipiterebbero, sarebbero bruciati dall’atmosfera.
A tal proposito si è esposto anche Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione ‘A. Faedo’ del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR) spiegando come i rischi di collisione potrebbe diminuire o aumentare nelle prossime ore. Il passaggio ravvicinato tra i due oggetti avverrà ad un’altitudine di 900 chilometri ad una velocità di 14,7 chilometri al secondo. ”Potrebbe accadere – spiega il professore – che venga troncato il cavo presente i due satelliti e che uno di questi precipiti su Iras, che è l’oggetto più pesante (circa una tonnellata), mentre i due piccoli satelliti viaggerebbero nello spazio ognuno conto loro“. In un altro scenario, è possibile che uno dei due satelliti impatta direttamente con Iras generando numerosi detriti spaziali, in grado di mettere a rischio gli altri satelliti.