Il fenomeno potrebbe annunciare l’arrivo di nuovi terremoti o un’eruzione.
Il commissario nazionale della polizia islandese, in associazione con il commissario del distretto di Sudurnes in Islanda, ha dichiarato una fase di allerta nella zona sud-occidentale della penisola di Reykjanes, dove è stato osservato un insolito sollevamento del terreno. Il sospetto è che all’origine del lift landing ci sia l’entrata di magma nella corteccia. Il fenomeno è stato accompagnato da un forte sciame sismica. Il sollevamento del terreno stato rilevato dal 21 gennaio a ovest del monte Thorbjorn sulla penisola di Reykjanes, all’interno dei confini delle placche e all’interno del sistema vulcanico Svartsengi. L’ultima eruzione conosciuta dell’area si ebbe tra il 1220 e il 1240, con un’eruzione che produsse una serie spaventosa di incendi.
Le autorità e la protezione civile stanno coordinando e monitorando da vicino la situazione. L’incontro della comunità si terrà nel comune di Grindavík domani, lunedì 27 gennaio alle 16:00 ora locale, presso il centro sportivo locale. Durante l’incontro, le autorità e gli scienziati della protezione civile forniranno un aggiornamento della situazione. Attraverso i dati della misurazione InSAR (InSAR: analisi interferometrica di immagini radar ad apertura sintetica), gli studiosi spiegheranno come, tra il 18 e il 24 gennaio, il terreno della zona si sia sollevato di circa 15 millimetri. Gli scenari, ora, sono diversi. Se il sollevamento è dovuto all’accumulo di magma, l’accumulo potrebbe cessare senza produrre attività o provocare un’intrusione nella crosta terrestre e un terremoto molto potente, fino ad una magnitudo di 6.0.