Misura drastica e senza precedenti dalle autorità cinesi.
Le autorità cinesi hanno vietato temporaneamente agli abitanti di Wuhan (Hubei, Cina) di lasciare la loro città. Nella metropoli cinese, abitata da oltre 11 milioni di persone, il ”nuovo” coronavirus si è trasmesso dai pesci all’uomo, con la morte di 17 persone. Le autorità hanno disposto la chiusura della rete di trasporto locale dalle 10:00 di oggi. Chiusi anche l’aeroporto e le stazioni ferroviarie. Il tutto mentre la National Health Commission del Paese stima il numero di contagi in 500, una stima destinata a crescere vista la trasmissione area che caratterizza la malattia. Insomma un virus pericoloso che ha spinto le autorità del paese a mettere in campo una serie di procedure per il suo contenimento come la disinfezione e la ventilazione degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie.
Anche se la stragrande maggioranza degli infetti proviene dalla provincia di Hubei, si registrano contagi anche a Pechino e Shanghai, in Giappone, Thailandia, in Corea del Sud e negli Stati Uniti; in tutti i casi si tratta di persone provenienti dal territorio cinese. Nel frattempo in Messico il presidente Andrés Manuel López Obrador ha escluso un caso di contagio precedentemente annunciato dai media locali mentre un’altra possibile persona colpita è sotto osservazione nello stato di Tamaulipas. Si tratta di un biologo molecolare proveniente da un viaggio nella regione di Wuhan.