Una base permanente ed abitabile sulla luna del pianeta rosso.
Un team di ricerca russo, americano e italiano ha proposto un progetto per la creazione di una base abitabile su Fobos, il satellite di Marte. Il progetto è stato indicato nel rapporto che sarà presentato nell’ambito della 44a lettura accademica sull’astronautica, che si svolgerà dal 28 al 31 gennaio a Mosca. Gli specialisti dell’Università tecnica statale Bauman di Mosca, dell’Università di Houston e di Genova sostengono che dalla superficie del satellite sarebbe più semplice condurre uno studio approfondito del pianeta rosso e dirigere la costruzione di infrastrutture sulla sua superficie. Gli sviluppatori del progetto ritengono che una base di questo tipo avrebbe diversi vantaggi. Innanzitutto, la creazione e la manutenzione della struttura costerebbe molto meno di una base simile costruita direttamente su Marte, e i costi potrebbero essere paragonabili a quelli di una base lunare. Inoltre, la distanza tra alcune parti di Marte e Phobos è di soli 6.000 a 9.000 chilometri, per cui il ritardo del segnale durante la trasmissione delle informazioni sarebbe compreso tra 0,02 e 0,03 secondi .
“La cosa più razionale – spiegano i ricercatori – è posizionare la base nell’area centrale sul lato visibile per Marte, nelle morbide colline situate a pochi chilometri dal bordo del cratere Stickney“. Nella prima fase di costruzione della base, gli specialisti si occuperanno dell’installazione dei supporti speciali sul terreno durante l’atterraggio ad alta velocità. Quindi, i robot mobili realizzeranno uno strato protettivo nell’area delle operazioni di decollo e atterraggio e regoleranno i cavi tra i supporti, aumentandone la solidità. ‘‘Questa infrastruttura – aggiungono i ricercatori – servirà a tutti i movimenti all’interno della base”. In futuro, i robot forniranno le operazioni di trasporto tra le strutture a all’interno di esse, nonché per l’atterraggio e il lancio di veicoli spaziali. Opereranno, inoltre, sul suolo per scavare trincee di fondazione per la creazione di futuri moduli base. Si presume che, dopo l’installazione dei primi moduli, un equipaggio di sei persone sarà in grado di stabilirsi. La base sarà dotata di tutto il necessario per un lungo soggiorno, con una cucina, locali per l’igiene e la formazione, un’officina per riparazioni e apparecchiature di controllo remoto per robot. Il secondo modulo sarebbe finalizzato alla riproduzione parziale dei beni di consumo e includerebbe anche una serra con le attrezzature tecnologiche necessarie. il terzo modulo sarà necessario per “aumentare il livello di comfort dell’equipaggio” e ospiterà sei letti permanenti, un’area medica e un’area ricreativa.