GJ180 d e GJ229A c sono le ”superterre senza rotazione sincrona” scoperta.
Tre pianeti: due rocciosi ed un ”nettuniano” si aggiungono alla lista dei corpi celesti scoperti dagli scienziati. In un articolo pubblicato il 10 gennaio da Fabo Feng, Richard Butler del Carnegie Institution for Science, viene descritta la scoperta di tre nuovi corpi celesti ruotanti intorno a tre nane rosse. La scoperta degli oggetti è avvenuta grazie al metodo della velocità radiale, una tecnica che ne ha consentito la determinazione della massa, ma non il diametro. Dai dati è emerso come GJ180 d e GJ229A c siano due oggetti rocciosi: il primo presenta una massa pari a 7,5 volte quella della Terra e si trova a 0,3 UA dalla stella con un’orbita completa in 106 giorni. Il secondo oggetto presenta una massa pari a otto volte quelle della Terra e un’orbita a 0,34 UA di distanza dalla stella, che in questo caso ha una massa pari a 0,58.
L’elemento di maggiore interesse dei due oggetti è la rotazione non sincrona rispetto alla stella; in pratica si tratta di due oggetti con un’alternanza tra il giorno e la notte, in entrambi gli emisferi. GJ180 d risulta, ad oggi, la super-terra più prossima alla nostra posizione ed orbitante nella fascia abitabile, con una rotazione non sincrona, mentre GJ22A c è la super-terra più vicina, sempre priva di rotazione sincrona, in un sistema sistema binario, con una stella nana bruna. Il terzo oggetto prende il nome di GJ 433 d, presenta una massa pari a 5 volte quella della Terra, orbita molto vicino alla stella e non è chiaro se si tratti di una super-terra o di un pianeta gassoso. Essendo un oggetto con una massa pari a trenta volte la Terra, GJ 433c sarebbe una sorta di Nettuno “freddo”, il più vicino a noi tra tutti quelli scoperti.