Il corpo celeste, una superterra, sarebbe l’obbiettivo ideale per le future missioni spaziali.
Un team internazionale di astrofisici ha scoperto le prove dell’esistenza di un secondo pianeta in orbita della stella più vicina al nostro Sole, Proxima Centauri. Situata a circa 4,2 anni luce dalla Terra, Proxima Centauri è una stella nana rossa con una massa inferiore a quella del Sole di circa otto volte. Il pianeta appena scoperto si aggiunge ad un altro corpo celeste individuato nel 2016 intorno a Proxima Centauri, ad una distanza dalla stella che ne consentirebbe l’esistenza di forme di vita. Pubblicata sulla rivista specializzata Science Advances, la scoperta del pianeta, chiamato Proxima c, conferma come il sistema sia molto più complesso del previsto. Secondo i primi dati, Proxima c sarebbe un pianeta roccioso con una massa minima pari a circa sei volte quella della Terra ed orbitante ad una distanza di 1,5 volte lo spazio che separa la Terra e al Sole.
In ogni caso, ammesso che che ne sia confermata l’esistenza, Proxima c forse non è abitabile. A tale distanza dalla stella, infatti, le temperature dovrebbero essere molto basse, tale da consentirne la presenza di solo ghiaccio. In ogni caso, qualora ne fosse confermata l’esistenza, il pianeta potrebbe rappresentare un obbiettivo ideale per le future missioni spaziali, per la distanza relativamente ridotta.