La piccola luna di Urano è la più scura del Sistema Solare; ma un’area ”spicca” per la sua luminosità.
Scoperto il 24 ottobre del 1851 da William Lassell, quasi in contemporanea con Ariel, Umbriel è il terzo satellite per dimensioni di Urano. Si tratta di un oggetto di 1.169 chilometri di diametro, molto simile ad Ariel. A differenza degli altri satelliti di Urano, i crateri d’impatto di Umbriel risultano di tonalità molto scura. Tutto ciò rende Umbriel l’oggetto con albedo minore rispetto agli altri satelliti di Urano. Non a caso il suo nome significa, in latino, ”ombra”. I crateri di Umbriel sono davvero tanti: una quantità record, seconda solo al satellite di Giove Callisto.
A differenza di Oberon, altro satellite di Urano con crateri ”brillanti” per la presenza del ghiaccio delle profondità che viene proiettato in superficie, Umbriel mostra crateri scuri. Un’area molto chiara e brillante, a forma di anello, ha destato subito l’attenzione degli esperti che analizzavano i dati raccolti dalla sonda Voyager 2. Poco lontano dall’equatore, la formazione ha un diametro di circa 140 chilometri. Non è chiara l’origine della luminosità del cratere che ”spicca” non poco rispetto al resto della superficie del satellite. Secondo la teoria più accreditata si tratterebbe di un deposito di ghiaccio di biossido di carbonio.