I tre fenomeni dimostrano come l’oggetto sia ”attivo”.
L’asteroide Bennu non è quello che ci aspettavamo. A rilevarlo sono i nuovi dati di Osiris-Rex, la sonda americana che sta analizzando da vicino l’oggetto. Tre getti di particelle, in particolare, sono stati prodotti dalla superficie dell’asteroide dimostrando una natura dinamica e complessa del piccolo corpo celeste. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science dal team di studiosi diretti da Dante Lauretta, dell’università americana dell’Arizona, e mostrano un volto inaspettato del piccolo asteroide a forma di trottola. L’oggetto ha un diametro di circa 50 metri e molto probabilmente si compone di diversi strati di frammenti compattati dalla forza di gravità. Nel dicembre del 2018 il corpo celeste è stato raggiunto dalla sonda americana che ne ha rivelato le caratteristiche.
Una serie di immagini hanno consentito agli esperti di analizzare la superficie e tre eventi inaspettati. Si tratta dell’espulsione di materiale verso lo spazio; frammenti dell’oggetto che sono precipitati nuovamente sulla superficie o scagliati verso lo spazio. Non è chiaro cosa abbia provocato i tre distinti fenomeni. Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stato l’impatto con tre meteoriti a provocare l’espulsione di materiale, ma non sono da escludere le conseguenze di uno stress termico. In ogni caso il fenomeno mostra, secondo Jessica Agarwal, del Max Planck Institute for Solar System Research a Gottinga, “come anche un asteroide apparentemente inattivo può avere dinamiche interne che ricadono sulla superficie, con implicazioni sconosciute per la sua evoluzione”.