Le condizioni attuali del clima erano state previste un ventennio fa, con successo.
Uno studio conferma, ancora una volta, come le ricerche scientifiche siano in grado di prevedere l’andamento dei cambiamenti climatici. Sono ben nove le previsioni pubblicate negli anni Novanta, basate sui dati allora in possesso dagli esperti, e che oggi risultano avverate. Dallo scioglimento dei ghiacci al polo alla scomparsa della foresta amazzonica passando per il rimpicciolimento della barriera corallina. A rendere noto lo studio, su Nature, è un team di esperti. Ora gli esperti delineano uno scenario che non è dei migliori con una serie di “cambiamenti bruschi e imprevedibili; effetti a cascata che potrebbero minacciare l’esistenza stessa della civiltà, se non verranno messe in pratica le contromisure immediate, per salvaguardare il nostro pianeta dalle ricadute del riscaldamento globale”.
La pubblicazione della ricerca avviene a soli pochi giorni dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, ovvero la Cop25, che si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre prossimo. Nello studio la rivista Nature ricorda come un ventennio fa l’Intergovernmental Panel on Climate Change, ovvero il comitato delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, avesse avanzato correttamente alcune previsioni come la scomparsa della calotta polare o il peggioramento delle condizioni dei coralli. Oggi, invece, le previsioni indicano una diminuzione dei coralli del 99% dei coralli nel caso in cui le temperature dovessero crescere di 2 gradi nei prossimi decenni. Oltre un grado è mezzo è l’aumento previsto per il 2040 secondo l’Università Statale di Milano.