Lo studio si è basato su un campione un gruppo di giovani inglesi tra i 18 e i 24 anni.
Rimanere a casa rifiutandosi di uscire è un sinonimo di intelligenza. A rivelarlo è uno studio effettuato da Norman P. Li dell’Università di Singapore e da Satoshi Kanazawa, del prestigioso istituto di ricerca inglese London School of Economics. Lo studio si basa su un sondaggio sulla salute mentale, il QI ed il livello di soddisfazione personale dei giovani inglesi con un’età che va dai 18 ai 24 anni.
Al margine della ricerca, gli studiosi hanno rivelato come, nonostante l’evoluzione ci abbia spinto a vivere in branco, alcuni individui, caratterizzati da un quoziente intellettivo mediamente superiore, preferiscano avere ”comportamenti innaturali” come il restare a casa. Insomma nonostante l’uomo preferisca tendenzialmente la compagnia di altre persone, i soggetti con un’intelligenza maggiore ”tendano a ricercarla di meno”. I dati mostrano come i ”misantropi” sarebbero essenzialmente dei geni incompresi, che non necessitano della compagnia altrui per stare bene e che tra le mura domestiche possono dedicarsi agli hobby che più amano.