Corea del Sud: allarme peste suina. Il fiume si tinge di rosso sangue

L’abbattimento di quasi 50mila maiali ha portato una significativa quantità di sangue verso il fiume Imjin.

Circa 47.000 maiali sono stati macellati in Corea del Sud, un vero e proprio massacro che ha portato una grande quantità di sangue nel fiume Imjin, che attraversa la zona demilitarizzata tingendolo di rosso. Il sangue dei molti maiali macellati, secondo le ricostruzioni, si è mescolato alle piogge raggiungendo un affluente dell’Imjin e poi direttamente il fiume. Le autorità sudcoreane hanno macellato i suini nel tentativo di fermare la diffusione della malattia, che è altamente contagiosa, oltre che incurabile, con un tasso di sopravvivenza vicino allo zero. La contaminazione del settimo fiume più grande della Corea del Sud ha sollevato diverse preoccupazioni sul fatto che il sangue potrebbe contribuire alla diffusione della peste suina africana ad altri animali a rischio, una paura che le autorità hanno definito infondata visto che i maiali macellati sarebbero stati disinfettati.

Corea del Sud: allarme peste suina. Il fiume si tinge di rosso sangue

La realtà, però, è che dopo la macellazione dei maiali, effettuata durante il fine settimana, i corpi sono stati lasciati all’interno un camion in un cimitero vicino al confine, a causa del ritardo nella produzione dei contenitori di plastica, utilizzati per la sepoltura. Intanto sale la preoccupazione per la diffusione della malattia in un paese che ospita circa 6.700 allevamenti di suini. Gran parte dell’Asia è stata colpita dall’epidemia, tra cui Cina, Vietnam e Filippine. In Cina, dove il maiale è un alimento base della dieta, sono stati macellati 1,2 milioni di suini mentre oltre 5 milioni capi sono stati uccisi in Vietnam e decine di migliaia in Mongolia, Filippine e Laos.