Secondo le attuali previsioni l’Artico potrebbe rimanere del tutto privo di ghiaccio nel mese di settembre per ogni anno a partire dal 2026.
È difficile immaginare l’Artico senza ghiaccio marino, ma secondo un nuovo studio condotto dagli scienziati del clima dell’UCLA, i cambiamenti climatici causati dall’uomo sono sulla buona strada per rendere l’Oceano Artico funzionalmente privo di ghiaccio per un determinato periodo dell’anno, a partire dal 2044 al 2067. Si tratterebbe di un evento unico da quando gli uomini popolano il nostro pianeta. Analizzando il ghiaccio marino artico per diversi decenni, basandosi su una serie di modelli climatici globali, gli studiosi hanno simulato il modo in cui il sistema climatico reagirà alla concentrazione sempre più abbondante di biossido di carbonio che entra nell’atmosfera. I modelli mostrano un mese di settembre senza ghiaccio già nel 2026; per altri il fenomeno inizierà nel 2132.
L’autore principale dello studio è Chad Thackeray, assistente ricercatore presso il Centro per le scienze climatiche della UCLA Institute of Environment and Sustainability. L’esperto da dichiarato come uno dei motivi per cui le previsioni sulla perdita di ghiaccio marino divergono così tanto, è che differiscono nel modo in cui considerano un processo chiamato feedback dell’albedo del ghiaccio marino, evento che si verifica quando un’area di ghiaccio marino si scioglie completamente, scoprendo una superficie di acqua di mare che è più scura e che assorbe più luce solare rispetto alla zona circostante. Quel cambiamento nella riflettività superficiale della luce solare, o albedo, provoca un maggiore riscaldamento locale, che a sua volta porta a un’ulteriore fusione del ghiaccio. Il ciclo aggrava il riscaldamento e rappresenta uno dei motivi per cui l’Artico si sta riscaldando due volte più velocemente del resto del globo. Per il loro studio, Thackeray e il co-autore Alex Hall, docente di scienze atmosferiche e oceaniche dell’UCLA, hanno analizzato i vari modelli individuando i più realistici. In pratica gli esperti hanno valutato la rappresentazione di 23 modelli di scioglimento dei ghiacci stagionali tra il 1980 e il 2015 e li hanno confrontati con le osservazioni satellitari. In questo modo è stato possibile indeividuare i sei modelli che si mostrano più coerenti con i risultati storici effettivi. Il risultato è che il mese di settembre è il periodo che più probabilmente sarà caratterizzato dall’assenza di ghiaccio nell’Artico.