L’arrivo della sostanza, di origine ignota, ha spinto le autorità a chiudere le spiagge.
La Procura di Rennes ha annunciato martedì il recupero di un totale di 1.010 chili di cocaina in pacchetti trascinati dalle onde sulla costa atlantica della Francia. Il flusso di droga non è cessato da quando il primo pacchetto da un chilo è stato localizzato il 18 ottobre nella città di Saint-Jean-de-Monts e le autorità hanno deciso di adottare misure drastiche di fronte alla costante “marea bianca”. Da sabato scorso, la polizia ha rafforzato il controllo delle spiagge e dei parcheggi nel dipartimento della Gironda, mentre sei comuni: Lacanau, Hourtin, Naujac, Cap-Ferret, Le Porge e Arcachon, hanno notevolmente limitato l’accesso alle loro spiagge.
Lunedì gli agenti hanno arrestato un diciassettenne della città di Tolosa con cinque chili di cocaina che aveva trovato su una spiaggia di Lacanau. Il giovane rimane detenuto per “individuazione e acquisizione di sostanze illegali” e rischia un massimo di dieci anni di carcere mentre le autorità hanno esortato la popolazione a non raccogliere i pacchi di cocaina dalla spiaggia. L’area maggiormente coinvolta è la Bretagna, dove martedì sono stati trovati cinque chili su una spiaggia nel comune di Camaret-sur-Mer (dipartimento di Finisterre), a Landes. La provenienza della droga rimane un mistero.