Lo scioglimento del Taku rappresenta un nuovo campanello di allarme per il clima.
Nuove immagini dell’Osservatorio della Terra della NASA hanno rivelato come il ghiacciaio più spesso al mondo si sta assottigliando a causa dei cambiamenti climatici. Si tratta del ghiacciaio Taku, una formazione tra le più grandi dell’Alaska, ma che sta diminuendo le sue dimensioni per la prima volta in oltre 70 anni. Il professor Dr. Mauri Pelto, direttore del North Cascades Glacier Climate Project, ricercatore sul Taku da oltre 30 anni, ha spiegato come il ghiacciaio si sia espanso per circa 30 c entimetri all’anno dal 1946 al 1988. Dall’anno scorso il Taku ha iniziato a mostrare segni visibili di arretramento, un fenomeno che, come spiega il professor Pelto, è il risultato delle temperature estive record in Alaska. “Non credo che la maggior parte di noi pensasse che il Taku si sarebbe ritirato così in fretta – spiega Pelto.
Lo scienziato ha esaminato 250 enormi ghiacciai in tutto il mondo per oltre tre decenni e Taku era l’unico ghiacciaio che non mostrava segni di scioglimento. “Questo è un grosso problema per me – dichiara – perché avevo un ghiacciaio a cui potevo aggrapparmi.” L’esperto ha scoperto gli effetti dei cambiamenti climatici usando le immagini dell’Osservatorio della Terra della NASA. Ciò ha consentito di analizzare i cambiamenti nella linea di neve transitoria, il confine in cui la neve passa con ghiaccio nudo sul ghiacciaio. L’altezza della linea nevosa rappresenta il punto in cui il ghiacciaio ha sperimentato una pari quantità di scioglimento e accumulo di neve alla fine dell’estate. Se un ghiacciaio sperimenta più scioglimento che accumulo di neve in una stagione, la linea di neve di un ghiacciaio migra ad altitudini più elevate.